Nei negozi dell’Esquilino con gli host di Airbnb, fra vecchie e nuove glorie del quartiere

Dopo le passeggiate a San Giovanni, Monte Verde e Monti, gli host dell’Home Sharing Club romano hanno esplorato l’Esquilino, portando l’adesivo di attività commerciale consigliata dagli host di Airbnb ad alcuni dei loro negozi preferiti. Alcuni hanno fatto la storia del posto, altri hanno scommesso solo in tempi molto recenti sul quartiere.

A legarli assieme è l’Associazione Rione XV, che sta sviluppando delle iniziative culturali con l’obiettivo di rendere l’Esquilino più vivace, curato e attrattivo.

In un pomeriggio di giugno, guidati da Andrea, host della zona e consulente di un’agenzia creativa, siamo andati a conoscere i negozi che gli host raccomandano ai loro ospiti quando passano per il quartiere, melting pot di culture, lingue e tradizioni e casa di alcuni locali dove gustare ottimi prodotti eno gastronomici.

 

Palazzo del Freddo, il regno del gelato

Fassi è un’istituzione mondiale del gelato. L’attività esiste da più di un secolo, dal 1880. Nei primi decenni di vita ha cambiato un paio di sedi, ma dagli anni Venti del secolo scorso ha la sua casa in via Principe Eugenio 65/67: è il “Palazzo del Freddo”, una vera e propria fabbrica artigianale del gelato, intuizione geniale di Giovanni Fassi, prima pasticciere del re, poi, con i genitori, imprenditore “del ghiaccio” e infine inventore, di fatto, dell’idea contemporanea di gelateria. A lui, alla moglie Giuseppina, ai loro collaboratori ed eredi si devono la creazione e la diffusione di alcuni classici del gusto, come il “San Pietrino”, semifreddo ricoperto di cioccolato nato in onore alla pavimentazione di Roma e il “Ninetto”, il primo gelato con lo stecco, dedicato da Giuseppina al marito. Il posto è unico, con un portico e una sala per mostre all’interno; il gelato freschissimo.

“Il merito è del mio bisnonno e di quelli che sono venuti prima di me”, dice sorridente Andrea Fassi, 33 anni, pronipote del fondatore, che dell’azienda oggi è Amministratore delegato. Ma lui, che prima di prendere le redini dell’impresa familiare – quinta generazione dei maestri Fassi – ha studiato Scienze Politiche, ha girato il mondo, è entrato in contatto con tante culture diverse, sta facendo molto non solo per tenere l’impresa al passo coi tempi e renderla competitiva su scala internazionale, ma anche per continuare a renderla una risorsa per il quartiere e per la città. Ha recentemente collaborato con il noto Chef Rubio per realizzare un progetto di educazione sulla differenze culturali rivolto alle scuole di Roma, #OneTasteEsquilino, per insegnare ai più giovani la ricchezza racchiusa nelle differenze culturali, di cui Esquilino è naturale cornice.

La pizzicheria Radici. Roma incontra Lecce

Lo scorso anno Davide e Andrea, l’uno comunicatore, l’altro illustratore, hanno ripreso in mano gli spazi della vecchia pizzicheria romana di via Emanuele Filiberto 38, aperta negli anni Sessanta e chiusa negli anni Novanta, per creare un negozio che raccogliesse tutto il buono della loro terra d’origine, Lecce e il Salento, in Puglia. “Abbiamo portato le nostre radici in un rione che ha tanti colori, nella città che abbiamo scelto fin da quando eravamo studenti”, ci hanno spiegato. La pizzicheria è la tipica bottega romana in cui si vendono formaggi, prodotti speziati, salumi. Loro propongono rustici e focacce, vini e passate di pomodoro, caffè. I sapori del Sud Italia. Il soffitto del negozio ricorda la chioma di un albero, sotto cui sostare; il nome del negozio, Radici racconta il legame di questo luogo con il quartiere e il legame dei proprietari con la propria terra di origine. Un incontro positivo e originale.

Machiavelli’s club. La storia nel piatto

In questo ristorante, nascosto in fondo a un vialetto in via Machiavelli, il menu cambia ogni martedì e riserva spesso delle sorprese, con influenze molto varie dalle diverse cucine regionali italiane. L’impressione è quella di essere accolti in una casa, e forse è per questo che gli host lo raccomandano così spesso ai propri ospiti.

Mauro ha rilevato lo spazio dieci anni fa; si trattava anticamente di una osteria storica, di inizio ‘900, poi diventata magazzino della birra, dove si teneva anche il ghiaccio per il vicino mercato di piazza Vittorio che, da qui, veniva trasportato con dei carretti di cui si vedono ancora le rotaie nel corridoio di ingresso. Mauro, che è cresciuto nello stesso palazzo del ristorante, è uno storico ed è per questo che, spesso, organizza qui lezioni di storia attraverso ricette e ingredienti, con menu che riprendono piatti della tradizione e serate a tema.

Norcineria Cecchini, dove fanno la spesa i romani

La norcineria Cecchini si trova in via Merulana, la grande strada che collega il quartiere con piazza San Giovanni, resa celebre dal romanzo di Carlo Emilio Gadda. È un altro dei negozi che hanno fatto la storia dell’Esquilino, dato che si trova qui dal 1930, fondato dal nonno dell’attuale proprietario, Virgilio Cecchini. Qui tantissimi romani fanno la spesa tutti i giorni.

Originari di Norcia, nell’Umbria, i Cecchini hanno portato a Roma il sapere umbro sulla lavorazione dei salumi e, in generale, sulla gastronomia. Producono molto, grazie a un fornito laboratorio retrostante la bottega. “È un negozio con una testa piccola, ma un corpo enorme”, riassume Virgilio, riferendosi alle misure ridotte della gastronomia rispetto alla parte laboratorio. Fra le specialità, si segnala il “Dolce Cecchini”, un prosciutto crudo di altissima qualità. E poi salumi con il finocchio selvatico, oppure il pepe verde.

Gatsby Cafè. La trasformazione di un negozio storico

Piazza Vittorio è una piazza completamente porticata, con al centro un grande giardino, ed è unica nel suo genere a Roma. È il cuore dell’Esquilino, eppure sono diversi i negozi storici che nel tempo, anche a causa della crisi, hanno chiuso. Lo scorso anno però cinque ragazzi della zona hanno deciso di provare a portare un cambiamento nella piazza e si sono inventati il Gatsby Cafè. “Sentivamo di volerci occupare di un progetto per portare un cambiamento nel nostro quartiere. Ci siamo detti: ognuno tiri fuori un’idea” ci ha raccontato Mauro, uno dei soci. Così negli spazi che per molti anni avevano accolto l’antica cappelleria Venturini, tolto il polveroso cartello “affittasi” dalla vetrina, hanno fatto sorgere un bistrot che ha mantenuto lo stile anni ’50 (e i cappelli!) della cappelleria, ma con uno sguardo internazionale, verso il nord Europa.

Il Cafè si sviluppa su tre piani, ha un laboratorio a vista, un salotto e una terrazza interna, dal gusto, naturalmente, retrò e ricercato. I cocktail proposti dal barman si ispirano alla tradizione esoterica dell’Esquilino.

Qualche sera succede che gli appassionati di swing si trovino davanti alle vetrine del Gatsby, per un ballo di gruppo, che diffonde musica e colore nella piazza.

La scoperta dei quartieri di Roma con gli host Airbnb continua.

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